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Le Nostre Parole
A tu per tu con le nostre paure
Come la speranza razionale può aiutarci a convivere con la vulnerabilità e l’inatteso
L’esperienza umana, individuale e collettiva, è costantemente segnata dal confronto con pericoli, minacce, eventi inattesi capaci di cambiare in modo imprevisto il destino dei singoli, di stravolgere gli assetti delle organizzazioni (Nokia, Kodak, Blockbuster,…), di mutare il corso della Storia. Il mito di Achille è una testimonianza concreta di come gli esseri umani aspirino a rendersi invulnerabili, a dotarsi di una corazza capace di proteggere e garantire sicurezza.
Questo desiderio magico può tuttavia innescare due opposti meccanismi, entrambi drammaticamente inefficaci. Il primo è quello che porta a negare e sottovalutare le potenziali minacce fino a quando non è troppo tardi per porvi rimedio: gli psicologi lo chiamano wishful thinking.
Il secondo è quello che porta a sovrastimare il pericolo e a ingigantire le paure, a generare paralisi e una visione a tunnel della realtà. Intrappolati dalla paura entriamo in una condizione di “congelamento cognitivo”, che riduce l’apertura alle nuove idee e genera resistenza al cambiamento così da spingerci a comportamenti egocentrici e mal adattivi nelle situazioni che richiedono soluzioni creative e innovative.
In questi giorni il nemico da fronteggiare non è dunque solo il coronavirus: lo sono anche la paura paralizzante e la negazione del pericolo reale.
Il nostro migliore alleato è la speranza razionale, la sola attitudine mentale che può consentirci di mobilitare le nostre migliori capacità, la progettualità, l’immaginazione, la flessibilità, l’apertura, la tolleranza all’incertezza di cui abbiamo bisogno per fronteggiare l’inatteso e per fare i conti con la nostra vulnerabilità.
La speranza razionale è un equilibrio delicato, per niente automatico, che occorre ricercare, costruire e preservare con attenzione, motivazione, dedizione.
Alcune azioni possono aiutarti a farlo.
Rimani informato esclusivamente attraverso fonti autorevoli: le situazioni di crisi alimentano la circolazione di informazioni scarsamente attendibili se non di vere e proprie fake news.
Evita il sovraccarico di informazioni e di stimoli: è molto importante avere notizie e aggiornamenti, ma è altrettanto importante avere poi il tempo per pensare, elaborare e valutare le informazioni raccolte.
Infine il suggerimento più importante.
Innamorati di un progetto e lavoraci intensamente. Chiediti:”Quando questo periodo difficile sarà alle spalle, cosa vorrei essere riuscito a realizzare?”. Può trattarsi di qualsiasi cosa: imparare una cosa nuova, risistemare la casa, riprendere a fare sport, … Ciò che conta è che sia significativo e di valore per te. Coltivare la speranza razionale richiede di riuscire a immaginare un futuro positivo, la definizione di obiettivi, la pianificazione di come raggiungerli, l’uso di immagini, l’esplorazione mentale di nuove opportunità.
Face to face with our fears
How rational hope can help us to live with vulnerability and the unexpected
The human experience, individual and collective, is constantly marked by the confrontation with dangers, threats, unexpected events capable of unpredictably change the destiny of individuals, to upset the structures of organizations (Nokia, Kodak, Blockbuster, …), to change the course of history. The myth of Achilles is a concrete testimony of how human beings aspire to make themselves invulnerable, to equip themselves with an armour capable of protecting and guaranteeing security.
This magical desire can, however, trigger two opposite mechanisms, both dramatically ineffective. The first is that which leads to denying and underestimating potential threats until it is too late to remedy them: psychologists call it wishful thinking.
The second is the one that leads to overestimating danger and exaggerating fears, generating paralysis and a tunnel vision of reality. Trapped by fear, we enter a condition of “cognitive freezing”, which reduces our openness to new ideas and generates resistance to change so as to push us to egocentric and mal-adaptive behavior in situations that require creative and innovative solutions.
In these days the enemy to face is not only the coronavirus: paralyzing fear and denial of real danger are also the enemy.
Our best ally is rational hope, the only mental attitude that can allow us to mobilize our best skills, planning, imagination, flexibility, openness, tolerance to uncertainty that we need to face the unexpected and to deal with our vulnerability.
Rational hope is a delicate balance, not at all automatic, which needs to be sought, built and preserved with care, motivation, dedication.
Some actions can help you do this.
Stay informed exclusively through authoritative sources: crisis situations fuel the circulation of information that is scarcely reliable if not real fake news.
Avoid overload of information and stimuli: it is very important to have news and updates but it is equally important to have time to think, process and evaluate the information collected.
Finally, the most important suggestion.
Fall in love with a project and work hard. Ask yourself: “When this difficult period is behind us, what do I wish I could have achieved? It could be anything: learning something new, rearranging the house, getting back into sports, … What matters is that it’s meaningful and valuable to you. Cultivating rational hope requires imagining a positive future, setting goals, planning how to achieve them, using images, mentally exploring new opportunities.
Scopri tutti i contenuti del Blog: Le Nostre Parole
Per maggiori informazioni sul percorso formativo a distanza attivabile
da HXO Srl per le persone della tua organizzazione puoi scrivere
a Francesca Sollazzo f.sollazzo@hxo.it
L’esperienza umana, individuale e collettiva, è costantemente segnata dal confronto con pericoli, minacce, eventi inattesi capaci di cambiare in modo imprevisto il destino dei singoli, di stravolgere gli assetti delle organizzazioni (Nokia, Kodak, Blockbuster,…), di mutare il corso della Storia. Il mito di Achille è una testimonianza concreta di come gli esseri umani aspirino a rendersi invulnerabili, a dotarsi di una corazza capace di proteggere e garantire sicurezza.
Questo desiderio magico può tuttavia innescare due opposti meccanismi, entrambi drammaticamente inefficaci. Il primo è quello che porta a negare e sottovalutare le potenziali minacce fino a quando non è troppo tardi per porvi rimedio: gli psicologi lo chiamano wishful thinking.
Il secondo è quello che porta a sovrastimare il pericolo e a ingigantire le paure, a generare paralisi e una visione a tunnel della realtà. Intrappolati dalla paura entriamo in una condizione di “congelamento cognitivo”, che riduce l’apertura alle nuove idee e genera resistenza al cambiamento così da spingerci a comportamenti egocentrici e mal adattivi nelle situazioni che richiedono soluzioni creative e innovative.
In questi giorni il nemico da fronteggiare non è dunque solo il coronavirus: lo sono anche la paura paralizzante e la negazione del pericolo reale.
Il nostro migliore alleato è la speranza razionale, la sola attitudine mentale che può consentirci di mobilitare le nostre migliori capacità, la progettualità, l’immaginazione, la flessibilità, l’apertura, la tolleranza all’incertezza di cui abbiamo bisogno per fronteggiare l’inatteso e per fare i conti con la nostra vulnerabilità.
La speranza razionale è un equilibrio delicato, per niente automatico, che occorre ricercare, costruire e preservare con attenzione, motivazione, dedizione.
Alcune azioni possono aiutarti a farlo.
Rimani informato esclusivamente attraverso fonti autorevoli: le situazioni di crisi alimentano la circolazione di informazioni scarsamente attendibili se non di vere e proprie fake news.
Evita il sovraccarico di informazioni e di stimoli: è molto importante avere notizie e aggiornamenti, ma è altrettanto importante avere poi il tempo per pensare, elaborare e valutare le informazioni raccolte.
Infine il suggerimento più importante.
Innamorati di un progetto e lavoraci intensamente. Chiediti:”Quando questo periodo difficile sarà alle spalle, cosa vorrei essere riuscito a realizzare?”. Può trattarsi di qualsiasi cosa: imparare una cosa nuova, risistemare la casa, riprendere a fare sport, … Ciò che conta è che sia significativo e di valore per te. Coltivare la speranza razionale richiede di riuscire a immaginare un futuro positivo, la definizione di obiettivi, la pianificazione di come raggiungerli, l’uso di immagini, l’esplorazione mentale di nuove opportunità.
Face to face with our fears
How rational hope can help us to live with vulnerability and the unexpected
The human experience, individual and collective, is constantly marked by the confrontation with dangers, threats, unexpected events capable of unpredictably change the destiny of individuals, to upset the structures of organizations (Nokia, Kodak, Blockbuster, …), to change the course of history. The myth of Achilles is a concrete testimony of how human beings aspire to make themselves invulnerable, to equip themselves with an armour capable of protecting and guaranteeing security.
This magical desire can, however, trigger two opposite mechanisms, both dramatically ineffective. The first is that which leads to denying and underestimating potential threats until it is too late to remedy them: psychologists call it wishful thinking.
The second is the one that leads to overestimating danger and exaggerating fears, generating paralysis and a tunnel vision of reality. Trapped by fear, we enter a condition of “cognitive freezing”, which reduces our openness to new ideas and generates resistance to change so as to push us to egocentric and mal-adaptive behavior in situations that require creative and innovative solutions.
In these days the enemy to face is not only the coronavirus: paralyzing fear and denial of real danger are also the enemy.
Our best ally is rational hope, the only mental attitude that can allow us to mobilize our best skills, planning, imagination, flexibility, openness, tolerance to uncertainty that we need to face the unexpected and to deal with our vulnerability.
Rational hope is a delicate balance, not at all automatic, which needs to be sought, built and preserved with care, motivation, dedication.
Some actions can help you do this.
Stay informed exclusively through authoritative sources: crisis situations fuel the circulation of information that is scarcely reliable if not real fake news.
Avoid overload of information and stimuli: it is very important to have news and updates but it is equally important to have time to think, process and evaluate the information collected.
Finally, the most important suggestion.
Fall in love with a project and work hard. Ask yourself: “When this difficult period is behind us, what do I wish I could have achieved? It could be anything: learning something new, rearranging the house, getting back into sports, … What matters is that it’s meaningful and valuable to you. Cultivating rational hope requires imagining a positive future, setting goals, planning how to achieve them, using images, mentally exploring new opportunities.
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a Francesca Sollazzo f.sollazzo@hxo.it