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Le Nostre Parole
Liberi Legami: indicazioni pratiche a sostegno della genitorialità in tempo di COVID-19
Una raccolta di quattro puntate, per riverberare e dare valore ad ogni funzione genitoriale.
#Iorestoacasa
un regalo da Paola Pirri e Lara Cesari
#Iorestoacasa e il genitore Normativo
In una lettura a voi già nota, abbiamo sottolineato l’importanza della funzione normativa di un genitore quando è necessario mettere confini. Il padre, la madre, lavora, fa telefonate, scrive progetti, report, mail, fa riunioni a distanza, pensa, si arrabbia, si entusiasma, si affatica, ha bisogno di silenzio, di solitudine, di concentrazione.
Concordare confini di tempo e spazio con i propri figli, non essere sempre disponibili, rendere espliciti i propri bisogni ed esigenze è una grande opportunità di apprendimento, per noi come persone e per i nostri figli: il presidio dei confini, di regole di convivenza, di legittimità dei bisogni di tutti, la struttura e la giusta sequenza, il prima e il dopo, l’urgenza e il pianificabile.
Il bambino vuole tutta la nostra attenzione? I ragazzi vogliono uscire e incontrare gli amici? Il genitore normativo sa dire no. Con questi no il bambino e il ragazzo impara a dilazionare un proprio bisogno, a riconoscere quando un proprio desiderio è legittimo e quando non lo è, cosa è giusto e cosa è sbagliato, quali sono le norme della convivenza e dell’etica sociale che ci sono in questo periodo critico poste come fondamentali.
Diciamo qualche cosa in più: datevi nuove regole, condividetele e spiegatene la ragione, a cosa serve aiutarsi nelle faccende domestiche, nel rispettare i momenti di riposo e svago di tutti, stabilite dei turni nell’uso della tecnologia, della TV, della play station.
Se vostro figlio ha fra i 2 e i 6 anni spiegategli con chiarezza, aiutandovi con colori e disegni, con pupazzi e animaletti, che la giornata è fatta di segmenti e che ogni segmento è un momento da passare insieme o da passare nella concentrazione del gioco e del lavoro.
Se ha più di 6 anni decidete insieme quali sono i momenti della giornata in cui potrete stare insieme e i momenti in cui non è possibile. Il genitore normativo organizza la giornata, tenendo conto dei propri impegni e anche di quelli dei figli. Sa quando ci sono le lezioni scolastiche a distanza e organizza i propri appuntamenti di lavoro tenendone conto, monitora come sta procedendo, se occorre il suo supporto o se può dedicarsi ad altro.
In un sussurro vi proponiamo anche: ogni tanto abbassate il volume della vostra funzione normativa e non dimenticatevi di fargli una sorpresa anche fuori da quei tempi concordati, come a dire “un minuto di intimità, ne ho bisogno, un abbraccio, un bacino”. Non trascorrete più di un’ora consecutiva lontano dal bambino o dal ragazzo, fate un piano in cui comunque prendete una pausa e state con lui.
Il genitore normativo organizza la giornata, tenendo conto dei propri impegni e anche di quelli dei figli. Sa quando ci sono le lezioni scolastiche a distanza e organizza i propri appuntamenti di lavoro tenendone conto, monitora come sta procedendo, se occorre il suo supporto o se può dedicarsi ad altro. Quindi fate in modo che vi sia chiaro quando ha lezione e stategli vicino almeno all’inizio, a meno che non vi dica che potete andare.
Diteglielo fin dall’inizio: starò con te i primi 10 minuti, per vedere se hai bisogno, poi andrò a lavorare nell’altra stanza. Stargli vicino sempre comunicherebbe mancanza di fiducia nella sua autonomia. Non stargli vicino mai significherebbe comunicargli che le difficoltà sono minime e che il problema di non riuscire è suo.
Altra cosa: il genitore normativo si allea con le figure autorevoli, per esempio con gli insegnanti. Se quindi un insegnante fa qualcosa che al bambino non piace la funzione normativa cerca le ragioni di una posizione e le esplicita, le spiega al bambino, anche facendo ipotesi e aggiungendo all’interpretazione della scelta di un’insegnante un argomento più protettivo, che empatizza con il bambino, non gli dà semplicemente torto: “capisco che 10 pagine di storia non spiegate ti possano affaticare e che ti possa sorprendere, è probabile che l’insegnante voglia sperimentare la vostra autonomia e si affidi anche a noi genitori come aiuto nella comprensione di parti più difficili”.
Le regole in questo momento sono rigide all’esterno, per cui il genitore normativo saprà dosare con maggiore flessibilità quelle dell’intimità della casa, per non appesantire ulteriormente la convivenza.
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a Francesca Sollazzo f.sollazzo@hxo.it
#Iorestoacasa e il genitore Normativo
In una lettura a voi già nota, abbiamo sottolineato l’importanza della funzione normativa di un genitore quando è necessario mettere confini. Il padre, la madre, lavora, fa telefonate, scrive progetti, report, mail, fa riunioni a distanza, pensa, si arrabbia, si entusiasma, si affatica, ha bisogno di silenzio, di solitudine, di concentrazione.
Concordare confini di tempo e spazio con i propri figli, non essere sempre disponibili, rendere espliciti i propri bisogni ed esigenze è una grande opportunità di apprendimento, per noi come persone e per i nostri figli: il presidio dei confini, di regole di convivenza, di legittimità dei bisogni di tutti, la struttura e la giusta sequenza, il prima e il dopo, l’urgenza e il pianificabile.
Il bambino vuole tutta la nostra attenzione? I ragazzi vogliono uscire e incontrare gli amici? Il genitore normativo sa dire no. Con questi no il bambino e il ragazzo impara a dilazionare un proprio bisogno, a riconoscere quando un proprio desiderio è legittimo e quando non lo è, cosa è giusto e cosa è sbagliato, quali sono le norme della convivenza e dell’etica sociale che ci sono in questo periodo critico poste come fondamentali.
Diciamo qualche cosa in più: datevi nuove regole, condividetele e spiegatene la ragione, a cosa serve aiutarsi nelle faccende domestiche, nel rispettare i momenti di riposo e svago di tutti, stabilite dei turni nell’uso della tecnologia, della TV, della play station.
Se vostro figlio ha fra i 2 e i 6 anni spiegategli con chiarezza, aiutandovi con colori e disegni, con pupazzi e animaletti, che la giornata è fatta di segmenti e che ogni segmento è un momento da passare insieme o da passare nella concentrazione del gioco e del lavoro.
Se ha più di 6 anni decidete insieme quali sono i momenti della giornata in cui potrete stare insieme e i momenti in cui non è possibile. Il genitore normativo organizza la giornata, tenendo conto dei propri impegni e anche di quelli dei figli. Sa quando ci sono le lezioni scolastiche a distanza e organizza i propri appuntamenti di lavoro tenendone conto, monitora come sta procedendo, se occorre il suo supporto o se può dedicarsi ad altro.
In un sussurro vi proponiamo anche: ogni tanto abbassate il volume della vostra funzione normativa e non dimenticatevi di fargli una sorpresa anche fuori da quei tempi concordati, come a dire “un minuto di intimità, ne ho bisogno, un abbraccio, un bacino”. Non trascorrete più di un’ora consecutiva lontano dal bambino o dal ragazzo, fate un piano in cui comunque prendete una pausa e state con lui.
Il genitore normativo organizza la giornata, tenendo conto dei propri impegni e anche di quelli dei figli. Sa quando ci sono le lezioni scolastiche a distanza e organizza i propri appuntamenti di lavoro tenendone conto, monitora come sta procedendo, se occorre il suo supporto o se può dedicarsi ad altro. Quindi fate in modo che vi sia chiaro quando ha lezione e stategli vicino almeno all’inizio, a meno che non vi dica che potete andare.
Diteglielo fin dall’inizio: starò con te i primi 10 minuti, per vedere se hai bisogno, poi andrò a lavorare nell’altra stanza. Stargli vicino sempre comunicherebbe mancanza di fiducia nella sua autonomia. Non stargli vicino mai significherebbe comunicargli che le difficoltà sono minime e che il problema di non riuscire è suo.
Altra cosa: il genitore normativo si allea con le figure autorevoli, per esempio con gli insegnanti. Se quindi un insegnante fa qualcosa che al bambino non piace la funzione normativa cerca le ragioni di una posizione e le esplicita, le spiega al bambino, anche facendo ipotesi e aggiungendo all’interpretazione della scelta di un’insegnante un argomento più protettivo, che empatizza con il bambino, non gli dà semplicemente torto: “capisco che 10 pagine di storia non spiegate ti possano affaticare e che ti possa sorprendere, è probabile che l’insegnante voglia sperimentare la vostra autonomia e si affidi anche a noi genitori come aiuto nella comprensione di parti più difficili”.
Le regole in questo momento sono rigide all’esterno, per cui il genitore normativo saprà dosare con maggiore flessibilità quelle dell’intimità della casa, per non appesantire ulteriormente la convivenza.
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