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Le Nostre Parole
Liberi Legami: sostegno alla genitorialità in tempo di COVID-19
Un viaggio in cinque tappe per scoprire e riscoprire le funzioni genitoriali in un periodo di convivenza ravvicinata
#Iorestoacasa
un regalo da Paola Pirri e Lara Cesari
In Liberi Legami, la nostra bussola di lettura della genitorialità, sono quattro le funzioni che sono esercitate dai genitori e dalle principali figure di attaccamento di un bambino o di un ragazzo.
Andiamo a scoprire la terza di queste quattro funzioni, ricordandoti che sono tutte ugualmente importanti.
Come abbiamo fatto per raccontarti le funzioni protettiva e normativa, come prima cosa ne sentiremo la voce e poi approfondiremo il suo senso.
Funzione Significante
La voce
Figlio mio, ti aiuterò a dare nome a ciò che provi, a pensare ciò che senti, a dare senso alle tue emozioni e ai tuoi stati d’animo. Insieme osserveremo e comprenderemo le tue esperienze, riconosceremo il significato di ciò che ti accade e di ciò che accade a chi sta intorno a te. Riconoscerai il significato del solletico che dà la gioia, del fuoco che accende la rabbia, del sentirsi piccolo davanti alla paura e al dolore. Le tue emozioni non ti sopraffarranno ma saprai ascoltarle e trasformarle in indizi per conoscere te stesso e il mondo, comprendere quello che vivi e orientarti dandoti orizzonte. Ti porgo le chiavi per comprendere te stesso e il mondo. Questo dono ti renderà capace di pensare nell’agire, di riflettere e immaginare sopra il sentire.
Mentre tu cresci anch’io crescerò con te, ti incoraggerò ad affrontare il prossimo passo verso la tua progressiva autonomia, ti spiegherò che cosa accade e cambierò il mio modo di essere genitore per aiutarti. Mi adatterò alle tue mutate necessità ancor prima che tu me lo chieda per facilitarti la strada e per sorreggerti nel percorrerla. I tuoi bisogni cresceranno con te: aumenteranno le tue necessità di esplorazione, crescerà il tuo bisogno di socialità, crescerà il tuo desiderio di sentirti autonomo. Allo stesso modo io evolverò con te, con flessibilità, per legittimare e incoraggiare le tue mutate richieste.
Insieme viaggeremo nella fantasia, in un mondo in cui tutto è possibile, per affrontare le più grandi paure, le immense tristezze, le rabbie feroci e le infinite gioie. Ti racconterò favole per immaginare il mondo che ti aspetta, ti parlerò di mille personaggi che ci porteranno con loro a vivere avventure, ci lasceremo incantare dalle affascinanti maglie della magia e del possibile. Sarà il nostro rifugio prima di dormire per afferrare sogni senza fine, sarà il nostro linguaggio condiviso, sarà il codice che ti permetterà di cogliere simboli in ogni personaggio e in ogni storia, per saggiare la forza che hai nel combattere i mostri, per capire che ci sono momenti di fragilità e momenti di solidità, per entrare in contatto con la tua bontà e anche con la tua cattiveria senza demonizzarla, ma studiandone gli impatti e le intensità. Nulla negherò di te affinché tu possa comprenderlo, cambiarlo o accettarlo.
È la funzione genitoriale che racchiude in sé la capacità di rendere pensabili le emozioni, le sensazioni e le percezioni, di costruire conoscenza, di cogliere il mondo fantasmatico e renderlo canale privilegiato per cogliere e rendere comprensibili gli eventi. Il genitore diventa un contenitore dentro il quale il bambino o il ragazzo impara a pensare. Il genitore significante crea una cornice che dà senso all’azione e al sentire del figlio.
Nel rapporto con il figlio, il genitore significante osserva, comprende e anticipa i segnali di cambiamento ed evoluzione del figlio e sa generare una relazione al cui interno la crescita e il cambiamento di uno dei membri implica la crescita e il cambiamento anche dell’altro. La funzione significante non è solo la capacità di intuire e facilitare lo sviluppo del proprio figlio ma soprattutto la capacità di cambiare modalità relazionali con il crescere del bambino o del ragazzo e con l’espandersi del suo mondo e delle sue competenze.
La funzione significante si prende cura della fantasia: se il proprio figlio è un bambino il genitore significante lo aiuta a costruire e immaginare mondi fantastici, in cui vivono personaggi inventati coinvolti in mille avventure nelle quali il bambino si può immedesimare, vivere emozioni, condividere emozioni, agire paure e gestirle in un mondo in cui le paure si posso affrontare, ricostruire eventi traumatici e sentirsene padrone. Se il proprio figlio è un ragazzo, il genitore significante ne ascolta e ne sollecita sogni e visioni, ne segue l’immaginazione senza la necessità di confrontare immediatamente con il dato di realtà la loro fattibilità. Per questo ci sono altri momenti, quelli della progettualità.
#Iorestoacasa è un’opportunità per allenare la nostra funzione significante. La possibilità di avere una campionatura ampia di azioni e reazioni, di scambi relazionali, di dialogo e confronto, di osservare comportamenti nel corso della giornata ci rende ricercatori del cambiamento e ci permette di interpretare i segnali per progettare la nostra stessa evoluzione nella relazione con i figli e le loro mutate esigenze.
È inoltre un’opportunità di parlare, raccontarci, narrare la nostra quotidianità e renderci conoscibili e intellegibili. I nostri figli hanno bisogno di immaginare cosa facciamo quando siamo lontano da loro e noi abbiamo la possibilità nel corso della giornata di raccontare loro le differenze e le similarità di quello che il nostro lavoro comporta quando non siamo a casa rispetto a quello che loro hanno la possibilità di osservare oggi. Abbiamo anche la possibilità di confrontarci con loro, se non sono piccolissimi, su questa criticità sanitaria, economica, sociale, affettiva, esistenziale che il covid-19 ci sta facendo vivere.
Scopri tutti i contenuti del Blog: Le Nostre Parole
Per maggiori informazioni sul percorso formativo a distanza attivabile
da HXO Srl per le persone della tua organizzazione puoi scrivere
a Francesca Sollazzo f.sollazzo@hxo.it
In Liberi Legami, la nostra bussola di lettura della genitorialità, sono quattro le funzioni che sono esercitate dai genitori e dalle principali figure di attaccamento di un bambino o di un ragazzo.
Andiamo a scoprire la terza di queste quattro funzioni, ricordandoti che sono tutte ugualmente importanti.
Come abbiamo fatto per raccontarti le funzioni protettiva e normativa, come prima cosa ne sentiremo la voce e poi approfondiremo il suo senso.
Funzione Significante
La voce
Figlio mio, ti aiuterò a dare nome a ciò che provi, a pensare ciò che senti, a dare senso alle tue emozioni e ai tuoi stati d’animo. Insieme osserveremo e comprenderemo le tue esperienze, riconosceremo il significato di ciò che ti accade e di ciò che accade a chi sta intorno a te. Riconoscerai il significato del solletico che dà la gioia, del fuoco che accende la rabbia, del sentirsi piccolo davanti alla paura e al dolore. Le tue emozioni non ti sopraffarranno ma saprai ascoltarle e trasformarle in indizi per conoscere te stesso e il mondo, comprendere quello che vivi e orientarti dandoti orizzonte. Ti porgo le chiavi per comprendere te stesso e il mondo. Questo dono ti renderà capace di pensare nell’agire, di riflettere e immaginare sopra il sentire.
Mentre tu cresci anch’io crescerò con te, ti incoraggerò ad affrontare il prossimo passo verso la tua progressiva autonomia, ti spiegherò che cosa accade e cambierò il mio modo di essere genitore per aiutarti. Mi adatterò alle tue mutate necessità ancor prima che tu me lo chieda per facilitarti la strada e per sorreggerti nel percorrerla. I tuoi bisogni cresceranno con te: aumenteranno le tue necessità di esplorazione, crescerà il tuo bisogno di socialità, crescerà il tuo desiderio di sentirti autonomo. Allo stesso modo io evolverò con te, con flessibilità, per legittimare e incoraggiare le tue mutate richieste.
Insieme viaggeremo nella fantasia, in un mondo in cui tutto è possibile, per affrontare le più grandi paure, le immense tristezze, le rabbie feroci e le infinite gioie. Ti racconterò favole per immaginare il mondo che ti aspetta, ti parlerò di mille personaggi che ci porteranno con loro a vivere avventure, ci lasceremo incantare dalle affascinanti maglie della magia e del possibile. Sarà il nostro rifugio prima di dormire per afferrare sogni senza fine, sarà il nostro linguaggio condiviso, sarà il codice che ti permetterà di cogliere simboli in ogni personaggio e in ogni storia, per saggiare la forza che hai nel combattere i mostri, per capire che ci sono momenti di fragilità e momenti di solidità, per entrare in contatto con la tua bontà e anche con la tua cattiveria senza demonizzarla, ma studiandone gli impatti e le intensità. Nulla negherò di te affinché tu possa comprenderlo, cambiarlo o accettarlo.
È la funzione genitoriale che racchiude in sé la capacità di rendere pensabili le emozioni, le sensazioni e le percezioni, di costruire conoscenza, di cogliere il mondo fantasmatico e renderlo canale privilegiato per cogliere e rendere comprensibili gli eventi. Il genitore diventa un contenitore dentro il quale il bambino o il ragazzo impara a pensare. Il genitore significante crea una cornice che dà senso all’azione e al sentire del figlio.
Nel rapporto con il figlio, il genitore significante osserva, comprende e anticipa i segnali di cambiamento ed evoluzione del figlio e sa generare una relazione al cui interno la crescita e il cambiamento di uno dei membri implica la crescita e il cambiamento anche dell’altro. La funzione significante non è solo la capacità di intuire e facilitare lo sviluppo del proprio figlio ma soprattutto la capacità di cambiare modalità relazionali con il crescere del bambino o del ragazzo e con l’espandersi del suo mondo e delle sue competenze.
La funzione significante si prende cura della fantasia: se il proprio figlio è un bambino il genitore significante lo aiuta a costruire e immaginare mondi fantastici, in cui vivono personaggi inventati coinvolti in mille avventure nelle quali il bambino si può immedesimare, vivere emozioni, condividere emozioni, agire paure e gestirle in un mondo in cui le paure si posso affrontare, ricostruire eventi traumatici e sentirsene padrone. Se il proprio figlio è un ragazzo, il genitore significante ne ascolta e ne sollecita sogni e visioni, ne segue l’immaginazione senza la necessità di confrontare immediatamente con il dato di realtà la loro fattibilità. Per questo ci sono altri momenti, quelli della progettualità.
#Iorestoacasa è un’opportunità per allenare la nostra funzione significante. La possibilità di avere una campionatura ampia di azioni e reazioni, di scambi relazionali, di dialogo e confronto, di osservare comportamenti nel corso della giornata ci rende ricercatori del cambiamento e ci permette di interpretare i segnali per progettare la nostra stessa evoluzione nella relazione con i figli e le loro mutate esigenze.
È inoltre un’opportunità di parlare, raccontarci, narrare la nostra quotidianità e renderci conoscibili e intellegibili. I nostri figli hanno bisogno di immaginare cosa facciamo quando siamo lontano da loro e noi abbiamo la possibilità nel corso della giornata di raccontare loro le differenze e le similarità di quello che il nostro lavoro comporta quando non siamo a casa rispetto a quello che loro hanno la possibilità di osservare oggi. Abbiamo anche la possibilità di confrontarci con loro, se non sono piccolissimi, su questa criticità sanitaria, economica, sociale, affettiva, esistenziale che il covid-19 ci sta facendo vivere.
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